Onore e i suoi santuari

Affascinante percorso nell’arte religiosa del borgo di Onore

Il biglietto da visita del piccolo borgo di Onore è la Chiesa Parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta, che si erge su una collina e sovrasta, quasi in maniera simbolica, il paese.  
Le sue radici affondano nel lontano Trecento, quando venne costruita sulle rovine di un antico tempio pagano, ma fu grazie al restauro di Andrea Fantoni nel 1721 che divenne un vero e proprio gioiello del neoclassicismo. 
All’interno la bellezza non è da meno: troviamo il magnifico altare maggiore, realizzato dallo stesso Fantoni, e altre opere come la pala dell’Assunta di Enrico Albrici. 

Uscendo dalla chiesa, ci imbattiamo poco più avanti nella  Ca’ di Canarìnobile antico palazzo sede di un seminario.Da qui possiamo dirigerci verso la moderna Piazza Pozzo, che deve il suo nome alla probabile presenza di una pozza d’acqua di forma circolare, come constatato da alcune mappe napoleoniche. 

Le sorprese non finiscono qui, essendo Onore costellata da numerose, preziose e piccole cappelle sparse per tutto il paese. 
Partendo da piazza Pozzo e proseguendo lungo via Fantoni, troviamo la cappella dedicata a Sant’Antonio Abate, protettore degli animaliLa sua posizione sembra rievocare volontariamente uno stretto contatto con la natura, essendo situata lungo la via che conduce in Val di Tede e Val di Varro, circondata da un ambiente ameno e piacevole. Ogni 17 Gennaio, il giorno della festa del Santogiungevano qui molte persone, provenienti anche dai paesi limitrofi.

All’incrocio tra via Papa Giovanni XXIII e via Danghelo ci attende la cappella di Sant’Antonio da Padova, risalente al 1670. Nonostante le piccole dimensioni, custodisce diverse opere al suo interno, tra cui vari affreschi ed una bellissima tela con la Beata Vergine col Bambino, S. Alessandro, S. Antonio da Padova e S. Nicola.  

Al termine di via Danghelo troviamo sicuramente la più scenografica cappella del paese: la cappella della Madonna dell’Acqua, realizzata solo nel 1980. Venne costruita in seguito alla scoperta di un’importante vena d’acqua per approvvigionare il paese, dove una volta era presente una fontana con i lavatoi e gli abbeveratoi della contrada.  

Proseguendo sulla destra, per via degli Alpini e poi imboccando via Magnolinigiungeremo alla cappella della S.S. Trinitàin prossimità della sede degli Alpini e meta delle preghiere per il raccolto. 

Scendendo per la via S.S. Trinità e prendendo via Donizetti, rientriamo in paese per dedicarci all’ultima cappella del nostro tour, la  Santella  della Madonna del Rosario: una piccola edicola con pareti molto graziose e finemente decorate per ospitare al meglio la Madonna del Rosario col BambinoSant’Antonio da Padova e San Pietro.