Casa Museo Fantoni

Nel cuore di Rovetta si erge la maestosa dimora della famiglia Fantoni, custode dei segreti e della vita più intima dei famosi artisti bergamaschi.

Situata lungo l’omonima via di Rovetta, la casa museo Fantoni si erge maestosa con una linea sobria e massiccia tipica delle case signorili del Quattrocento e del Seicento, ma, al suo interno, nasconde un grazioso giardino sul quale si affacciano una preziosa corte con porticato e loggiati.
La piccola scalinata all’ingresso introduce nella residenza di una delle famiglie più importanti dell’Alta Val Seriana: i Fantoni.
La bottega vanta infatti una produzione artistica longeva, datata tra il XVII e il XVIII secolo e ricca di opere di diverso tipo, realizzate principalmente per la provincia bergamasca e per quella bresciana.

L’edificio testimonia come tra le sue mura non solo si svolgesse il lavoro di questa importante famiglia bergamasca, ma anche la normale vita di tutti i giorni. Inoltre, custodisce un patrimonio artistico enorme, frutto di diverse generazioni di artisti: intagliatori, scultori, pittori e molti altri.

Accanto ad autentici manufatti del laboratorio, troviamo anche opere di altri artisti contemporanei aventi una duplice funzione: da una parte venivano utilizzate come fonte d’aggiornamento, dall’altra erano dei veri e propri pezzi da collezione… una raccolta redatta da parte degli stessi Fantoni.
Notevole è anche il numero dei disegni progettuali e dei modelli tridimensionali in legno e in terracotta, realizzati come strutture provvisorie per le loro bellissime opere: un’ulteriore testimonianza del loro incredibile operato.

La loro attività ha inizio nel 1400 con Bertulino de Fantonis, intagliatore di legno, ma la produzione artistica decolla solo nel 1630, con le realizzazioni di Andriano, i suoi fratelli ed il figlio Donato. La spinta definitiva alla loro produzione verrà poi data dalla figura di Grazioso il Vecchio, che concentrò la propria intensa attività nel territorio delle valli di Bergamo e Brescia.
La figura della famiglia che segnò uno dei momenti di massimo splendore è sicuramente Andrea.
Grazie a lui, i Fantoni non solo hanno commissioni in Val Seriana e Val di Scalve, ma anche nell’importante Bergamo, in pianura, in Veneto e nelle Marche.

L’operato della bottega termina nei primi anni dell’Ottocento, con Donato Andrea, più incline ad amministrare i beni di possidenti locali che a proseguire il percorso creativo dei suoi avi.
Il figlio di Donato, Luigi, è un’altra figura molto nota nell’albo di famiglia: personalità assai ricca e complessa, dedicò la sua vita all’avvocatura e alla collezione di opere d’arte.
Fu lui che si dedicò all’acquisizione, allo studio e alla valorizzazione del patrimonio familiare: è infatti sua l’idea di creare un allestimento museale proprio all’interno dell’antica bottega e di tenerne viva la conservazione, nonché una conoscenza su più larga scala.

È il 14 novembre 1968 quando viene istituita la Fondazione Fantoni, la quale si pone diversi obiettivi: conservare, studiare e promuovere il patrimonio artistico e storico lasciato dall’attività della bottega.
La fondazione non ha solo un fine educativo, ma si impegna anche nelle attività di ricerca con l’obiettivo di valorizzare e rivalutare il patrimonio artistico a livello locale.

CONTATTI