TAPPA2 Panchine Panoramiche Porcarola
Songavazzo | Luoghi di interesse
Tappa2 Panchine Panoramiche Porcarola
8 aprile 1996. Presolana Nord. Vibrazioni.
Non fosse bastata la presenza degli occhi, per questa montagna, questi due giorni mi hanno regalato ciò che avevo solo immaginato: il versante sud della mia Moby Dick; la parete che guarda la Via Lattea, per ogni evenienza; la roccia nuda e imperiosa che svetta anche dopo il gelido ritocco della neve.
All’imbocco questo impegnativo sentiero mi ha guardato dritto negli occhi, ogni sasso una lacrima dimenticata, ogni grano di polvere una memoria sbriciolata dalla propria debolezza. Tra le grandi bugie ho smantellato quella della fatica: l’energia è riorganizzata, il tempo è venuto. In questo luogo magnifico la neve cade ancora mentre i corvi si interrogano. Il fuoco riscalda l’amicizia e l’amore di queste giornate. Il potere di ogni singolo essere vivente è incredibile: solo così si spiega come la nostra minuscola essenza sia in grado di riconoscere gli immensi segnali che trapassano anche la nebbia per darti il grande sentiero.
Il male e i dolorosi ritardi della nostra evoluzione arrivano quando le vibrazioni scivolano nella trappola magnetica delle opposizioni. Non sono le opposizioni a farci viaggiare ma la visione chiara e percettibile della corrente naturale che scorre più vicina al luogo della nostra realizzazione; un’inesauribile luce che sintonizza il nostro organismo con il grande organismo creante-creato-increato dal quale veniamo nutriti e al quale possiamo restituire energia vitale. È la stessa energia vitale che può contribuire alla luce di altri organismi individuali.
La Porta è ora davanti ai miei occhi. Dietro la roccia, non c’è altra roccia ma un magma di forze da scolpire. Guardo negli occhi della gioventù e sul viso dell’esperienza per trovare la faccia pulita dell’energia. Ringrazio il sole e l’energia di un flusso che mi rende unico, in quanto particella di un infinito divenire dal quale è impossibile uscire.
Davide Sapienza, I Diari Di Rubha Hunish. Brevi Saggi Sull’Interruzione del Pensiero in Viaggio – Lubrina Editore, 2017; prima edizione 2004, BaldiniCastoldi
Davide S. Sapienza Scrittore, viaggiatore, giornalista, traduttore (Jack London, Barry Lopez, E.A. Poe), pubblica dal 1984, con oltre cinquanta volumi all’attivo. Dal mondo della musica (RAI3, Radio Popolare, Rykodisc Europe), ai viaggi nel mondo, passa per la scelta di vivere in montagna, a Songavazzo (dal 1990). Nel 2004 pubblica I Diari di Rubha Hunish, primo di una serie che si conclude con Il Geopoeta (2019). Si dedica a reportage di viaggio per magazine e quotidiani (La Stampa, Corriere della Sera). Ha ideato i cammini geopoetici e questa pratica lo porta a sviluppare progetti per Nordland Nasjonalparksenter e Bodo2024 Capitale Europea della Cultura (Norvegia), Minett Biosfera UNESCO (Luxembourg), ERSAF (Lombardia). E’ sceneggiatore del documentario Scemi di Guerra e autore di podcast. Dal 2012 collabora con l’officina culturale ALPES di Milano. www.davidesapienza.net
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